Per l’ultimo incontro di giugno si suggerisce di portare due o tre titoli di libri che vorreste mettere in valigia per le vacanze. Qui di seguito suggerimenti sui dodici candidati al Premio Strega di quest’anno.
Valerio Aiolli, Portofino Blues, ed. Voland
Lunedì 8 gennaio 2001, verso le sette di sera, nel giardino di Villa Altachiara a Portofino, scompariva la contessa Francesca Vacca Agusta, per anni protagonista del jet set italiano e internazionale.
Saba Anglana, La signora Meraviglia, Sellerio
Un esordio lirico e ironico sulla ricerca ossessiva delle proprie radici e della propria identità tra una Mogadiscio magica e una Roma ostile.
Andrea Bajani, L’anniversario, Feltrinelli (già parlato di questo libro in altro incontro)
Elvio Carrieri, Poveri a noi, Ventanas
Un’amicizia nata alle medie, in una scuola barese, dopo che uno dei due ragazzi viene picchiato a sangue da altri compagni e l’altro rimane inerte. Immobilizzato da una paura che lo inseguirà per sempre. Un’amicizia che vent’anni dopo diventa una storia di protezione e rimorso, raccontata con un linguaggio diretto, spesso implacabile…
Deborah Gambetta, Incompletezza. Una storia di Kurt Gödel, Ponte alle Grazie
La storia di un matematico ineffabile come Kurt Gödel e la «crisi» d’amore della voce narrante, che come tutte le pene d’amore degne di nota è anche una crisi ontologica e di pensiero
Wanda Marasco, Di spalle a questo mondo, Neri Pozza
Se è vero che ogni esistenza viene al mondo per incarnare un dramma, quello di Ferdinando Palasciano e di sua moglie Olga Pavlova Vavilova è tra i più dolenti e irriducibili: è il dramma dell’imperfezione…
Renato Martinoni, Ricordi di suoni e di luci. Storia di un poeta e della sua follia, ed. Manni
Lo strambo, il vagabondo, il matto di cui si narra in questo romanzo è Dino Campana, uno dei più grandi poeti del Novecento italiano…
Paolo Nori, Chiudo la porta e urlo, Mondadori
Perché scrive nel bel dialetto di Sant’Arcangelo di Romagna? Ma no. Paolo Nori ci rammenta che è poeta enorme anche nel bell’italiano con cui il poeta ha sempre tradotto a pie’ di pagina i suoi versi.
Elisabetta Rasy, Perduto è questo mare, Rizzoli
Una prova di stile che rasenta la perfezione. Un lavoro di scavo nella sua storia e la costante attitudine a interrogare le proprie radici, senza mai accontentarsi delle risposte più facili ed evidenti (Emanuele Trevi)
Michele Ruol, Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia, ed. TerraRossa
In questo esordio luminoso e contundente, Michele Ruol ci conduce nell’intimità dei suoi personaggi attraverso le impronte lasciate sugli oggetti della casa in cui abitavano, riuscendo a farci continuamente ricredere sull’idea che ci siamo fatti su ciascuno di loro – e forse anche su quella che abbiamo di noi stessi.
Nadia Terranova, Quello che so di te, ed. Guanda
La incontro spesso in sogno, la mia bisnonna: una donna minuta e silenziosa sulla soglia di un manicomio che sarebbe diventato un esilio, un luogo di cui avrebbe parlato con un distacco sempre più irreale fino a non nominarlo più, come accade ai ricordi che abbiamo sciupato.
Giorgio van Straten, La ribelle. Vita straordinaria di Nada Passi, Laterza
Una grande storia d’amore, vera e tragica come le grandi storie d’amore. La guerra, la Resistenza, la ricostruzione: la storia che travolge le nostre esistenze e le indirizza come un destino.