Proposte estive

Queste alcune letture che sono state proposte all’ultimo incontro come suggerimenti di letture. Se ne leggeremo almeno uno (o due) se ne potrà poi parlare a settembre, quando ci rivedremo. Per ora buona estate a tutte/i.

Remo Rapino, Vita, morte e miracoli di Bonfiglio Liborio, ed. Minimun Fax

Vincitore Premio Campiello 2020. Nella dozzina del Premio Strega 2020. Finalista Premio Napoli 2020, sezione Narrativa

Liborio Bonfiglio è una “cocciamatte”, il pazzo che tutti scherniscono e che si aggira strambo e irregolare sui lastroni di basalto di un paese che non viene mai nominato. Eppure nella sua voce “sgarbugliata” il Novecento torna a sfilare davanti ai nostri occhi con il ritmo travolgente e festoso di una processione con banda musicale al seguito. Perché tutto in Liborio si fa racconto, parola, capriola e ricordo: la scuola, l’apprendistato in una barberia, le case chiuse, la guerra e la Resistenza, il lavoro in fabbrica, il sindacato, il manicomio, la solitudine della vecchiaia. A popolare la sua memoria, una galleria di personaggi indimenticabili: il maestro Romeo Cianfarra, donn’Assunta la maitressa, l’amore di gioventù Teresa Giordani, gli amici operai della Ducati, il dottore Alvise Mattolini, Teté e la Sordicchia… Dal 1926, anno in cui viene al mondo, al 2010, anno in cui si appresta a uscire di scena, Liborio celebrerà, in una cronaca esilarante e malinconica di fallimenti e rivincite, il carnevale di questo secolo, i suoi segni neri, ma anche tutta la sua follia e il suo coraggio.

Giovanni Fontana, Macchie azzurre in una sera d’estate, Castelvecchi editore

Attraverso una narrazione polifonica, il romanzo ricostruisce un tormentato percorso esistenziale che si snoda fra Lombardia e Svizzera, dagli anni Trenta a oggi. Al centro del racconto, la figura umbratile di Elena, che nasce sul lago di Como, in un ambiente piccolo-borghese segnato dal fascismo, e ricerca la propria strada a tentoni, allontanandosi sempre più dalla vita pensata per lei dalla madre: studia a Milano, si sposa in Svizzera e sperimenta una dolorosa maternità, per la malattia psichica del figlio maggiore che assorbe e, insieme, dà un senso alle sue giornate, medicando le sue frustrazioni. La personalità complessa, sfuggente, di Elena è messa a fuoco attraverso le testimonianze di chi ha condiviso il suo cammino: i figli Luca, il primogenito malato, e Pietro, mediocre incarnazione del buon senso; il marito nevrotico; il fratello; la cognata; un prete; uno psicanalista; una badante.

Paul Murray, Il giorno dell’Ape, Einaudi

Un irresistibile romanzo famigliare di desideri, solitudini e macerie senza fine ma, forse, con un inizio preciso. La famiglia Barnes è nei guai. La concessionaria di Dickie sta per fallire, ma lui, invece di affrontare la situazione, trascorre le giornate costruendo un bunker a prova di apocalisse. La moglie Imelda, nel frattempo, si è messa a vendere i gioielli su eBay, la figlia adolescente Cass, ex prima della classe, sembra voler sabotare la sua carriera scolastica e PJ, il figlio dodicenne, sta allestendo un piano per scappare di casa. Che cosa è andato storto per i Barnes, al punto da mandare tutto in rovina? Al tempo stesso affresco famigliare e ritratto della contemporaneità, Il giorno dell’ape è un indimenticabile tour de force pieno di umorismo e calore umano.

Cormac McCarthy, Il passeggero, Einaudi

Nel cuore di una fredda notte del 1980, Bobby Western indossa la sua muta da sommozzatore e si tuffa nelle nere profondità della baia del Mississippi. Laggiù scorge il profilo di un aereo con nove corpi in cabina, gli occhi vuoti e le braccia protese verso un gelido abbraccio. Che fine ha fatto il fantomatico decimo passeggero? Quali oscure macchinazioni cela la sua scomparsa? Dolente viandante del mondo da sempre braccato dalla perdita e dalla colpa, ora Bobby deve tornare a fuggire, inseguendo la libertà e il ricordo di una donna per sempre irraggiungibile. Cormac McCarthy ritorna con il suo romanzo più atteso e ci stupisce e conquista con un’opera di disperata bellezza e apicale bravura.

 

Candidati premio Strega 2025

Per l’ultimo incontro di giugno si suggerisce di portare due o tre titoli di libri che vorreste mettere in valigia per le vacanze. Qui di seguito suggerimenti sui dodici candidati al Premio Strega di quest’anno.

Valerio Aiolli, Portofino Blues, ed. Voland
Lunedì 8 gennaio 2001, verso le sette di sera, nel giardino di Villa Altachiara a Portofino, scompariva la contessa Francesca Vacca Agusta, per anni protagonista del jet set italiano e internazionale.

Saba Anglana, La signora Meraviglia, Sellerio
Un esordio lirico e ironico sulla ricerca ossessiva delle proprie radici e della propria identità tra una Mogadiscio magica e una Roma ostile.

Andrea Bajani, L’anniversario, Feltrinelli (già parlato di questo libro in altro incontro)

Elvio Carrieri, Poveri a noi, Ventanas
Un’amicizia nata alle medie, in una scuola barese, dopo che uno dei due ragazzi viene picchiato a sangue da altri compagni e l’altro rimane inerte. Immobilizzato da una paura che lo inseguirà per sempre. Un’amicizia che vent’anni dopo diventa una storia di protezione e rimorso, raccontata con un linguaggio diretto, spesso implacabile…

Deborah Gambetta, Incompletezza. Una storia di Kurt Gödel, Ponte alle Grazie
La storia di un matematico ineffabile come Kurt Gödel e la «crisi» d’amore della voce narrante, che come tutte le pene d’amore degne di nota è anche una crisi ontologica e di pensiero

Wanda Marasco, Di spalle a questo mondo, Neri Pozza
Se è vero che ogni esistenza viene al mondo per incarnare un dramma, quello di Ferdinando Palasciano e di sua moglie Olga Pavlova Vavilova è tra i più dolenti e irriducibili: è il dramma dell’imperfezione…

Renato Martinoni, Ricordi di suoni e di luci. Storia di un poeta e della sua follia, ed. Manni
Lo strambo, il vagabondo, il matto di cui si narra in questo romanzo è Dino Campana, uno dei più grandi poeti del Novecento italiano…

Paolo Nori, Chiudo la porta e urlo, Mondadori
Perché scrive nel bel dialetto di Sant’Arcangelo di Romagna? Ma no. Paolo Nori ci rammenta che è poeta enorme anche nel bell’italiano con cui il poeta ha sempre tradotto a pie’ di pagina i suoi versi.

Elisabetta Rasy, Perduto è questo mare, Rizzoli
Una prova di stile che rasenta la perfezione. Un lavoro di scavo nella sua storia e la costante attitudine a interrogare le proprie radici, senza mai accontentarsi delle risposte più facili ed evidenti (Emanuele Trevi)

Michele Ruol, Inventario di quel che resta dopo che la foresta brucia, ed. TerraRossa
In questo esordio luminoso e contundente, Michele Ruol ci conduce nell’intimità dei suoi personaggi attraverso le impronte lasciate sugli oggetti della casa in cui abitavano, riuscendo a farci continuamente ricredere sull’idea che ci siamo fatti su ciascuno di loro – e forse anche su quella che abbiamo di noi stessi.

Nadia Terranova, Quello che so di te, ed. Guanda
La incontro spesso in sogno, la mia bisnonna: una donna minuta e silenziosa sulla soglia di un manicomio che sarebbe diventato un esilio, un luogo di cui avrebbe parlato con un distacco sempre più irreale fino a non nominarlo più, come accade ai ricordi che abbiamo sciupato.

Giorgio van Straten, La ribelle. Vita straordinaria di Nada Passi, Laterza
Una grande storia d’amore, vera e tragica come le grandi storie d’amore. La guerra, la Resistenza, la ricostruzione: la storia che travolge le nostre esistenze e le indirizza come un destino.

Aprile 2025

Erminio Ferrari, Cielo di stelle. Robiei, ed. Casagrande 2017

Nella notte tra il 15 e il 16 febbraio 1966, mentre sono in corso i lavori nella galleria d’adduzione dell’impianto idroelettrico tra la valle Bedretto e la val Bavona, nell’alto Canton Ticino, quindici operai italiani e due pompieri di Locarno muoiono uccisi dai gas tossici che ristagnano nel cunicolo. È l’incidente sul lavoro più grave mai avvenuto nella Svizzera italiana, uno dei molti entrati nella storia dell’emigrazione italiana. Venticinque anni dopo, per scriverne su un giornale locale, Erminio Ferrari riporta la testimonianza di Angelo Da Dalto, l’unico superstite alla tragedia. A quella testimonianza ne seguono molte altre: Ferrari incontra i minatori attivi all’epoca sul cantiere, i dipendenti dell’Ofima (Officine Idroelettriche della Maggia), committente dell’opera, i pompieri che intervennero sul posto, e poi le vedove, le orfane. “Cielo di stelle” raccoglie quelle voci e quelle memorie – la miseria, la fatica, ma anche l’amore e la solidarietà – nel tentativo di capire che cosa resta oggi di quel dramma individuale e collettivo.

 

Luca Saltini, Sarà la montagna, ed. Neri Pozza 2024

Nando è nato e cresciuto in montagna. Ha mosso i primi passi sui sentieri scoscesi che si inerpicano verso la cima e, anche quando è stato costretto a lavorare in un cantiere a fondovalle, ha sempre desiderato tornare a quel silenzio, all’ultima luce che accende il bosco la sera, al maso solitario che lo protegge dal rumore del mondo. Per questo, quando il milanese dice di aver sentito, in una notte di tempesta, il ruggito potente di un animale e il raspare cattivo delle sue unghie contro la porta, Nando non gli crede. Il milanese che ha lasciato un lavoro sicuro in città per andare a vivere con le vacche e a vangare l’orto non conosce le montagne, non sa di che cosa parla. Nessun animale è in grado di sradicare un larice, di far tremare una stalla. Quando però Silvia, una delle poche persone in grado di strappare Nando alla sua solitudine, gli confessa che anche lei ha sentito qualcosa e ha paura, lui si mette in cammino verso quel mistero. Parte di notte, solca il silenzio verde della boscaglia, attraversa la pura emozione dei luoghi intatti, vive la bellezza di una notte sotto il cielo stellato, di una radura dopo un inestricabile groviglio di rami. E rivede il passato con i suoi fantasmi, le ombre dei sogni che non ha potuto realizzare, l’amore che non ha avuto il coraggio di difendere. Al ritmo cadenzato del suo respiro, Nando troverà la strada verso ciò che minaccia il paese. Perché la montagna dà molto, tutto, a quelli come lui, ma sa quando è giunto il tempo di far pagare un prezzo. 

Janet Hobhouse, Le furie, ed. Neri Pozza 2019

Ultimo testamento di Janet Hobhouse, meravigliosamente scritto e ferocemente onesto, Le furie è una potente confessione sulla follia dell’amore e sul vertiginoso caos dell’esistenza. Pubblicato postumo, «Le furie» ripercorre una vita vissuta con indomito furore fino alla tragica e prematura morte dell’autrice. Nata e cresciuta in una famiglia di «sirene», in cui ogni membro di sesso femminile sembra essere spuntato per partenogenesi, e in cui gli uomini sono relegati a «semplici, precarie comparse», la protagonista conduce un’esistenza imperniata sul rapporto conflittuale con una madre giovane, bellissima, fragile e amorevole, eppure al contempo malevola, instabile ed egoista. A questo legame indissolubile e tormentato si aggiungono via via altri affetti: quello per la bisnonna Mirabel, detta Angel, la grande nutrice, colei che districava e risolveva ogni problema e che aveva dato il via al matriarcato della famiglia; l’affetto per Emma, la nonna bohémienne, la ribelle fuggita di casa con il suo professore di arte; per la prozia Shrimp, vissuta nel disprezzo di sé e trincerata dietro un’ostinata solitudine e, infine, per la zia Constance, donna dalla bellezza inconsueta, da tutti conosciuta come «la piú bella ragazza di New York». Al tempo stesso angeli e gorgoni, le donne protagoniste di queste furibonde pagine si rivelano nella duplice natura di creature dolcissime e crudeli, benevole e sprezzanti: delle vere e proprie furie.

Toby Lloyd, Fervore, ed. Neri Pozza 2024

L’indimenticabile storia, inquietante e insieme comica, di una famiglia ebrea londinese molto unita che si trova sull̓ orlo del baratro quando la figlia scompare nel nulla. I Rosenthal non sono una famiglia come le altre. Eric e Hannah sono ebrei osservanti e vivono con i tre figli – Gideon, Elsie e Tovyah – e nonno Yosef, sopravvissuto alla Shoah, in una villa nella zona nord di Londra. Avvocato mite e dai modi cortesi lui, giornalista oltremodo ambiziosa lei, entrambi credono profondamente nella verità, parola per parola, dell’Antico Testamento, dunque in una vita dove Dio (e il demonio) sono presenti in ogni istante. Vita densa di fede e di precetti in cui i tre ragazzi, ciascuno per sé, crescono faticosamente in cerca di uno spazio proprio. Poi arriva il giorno in cui Hannah – a dispetto di tutti, incluso il diretto interessato – annuncia di voler scrivere un libro sulla storia del suocero, cui non resta molto da vivere, e la situazione in casa precipita…

 

 

Incontro di Marzo

Domenico Starnone, Vita mortale e immortale della bambina di Milano, ET Scrittori

 

 

Antonio Manzini, Il passato è un morto senza cadavere, Sellerio (un giallo)

 

 

Giuseppe Antonelli, Il mago delle parole, Super et Opera Viva

 

 

Maria Rosaria Valentini, Cinquanta lune, Castelvecchi

 

 

 

Sara Rossi Giudicelli, Quaderno della Monteforno. Un racconti di fabbrica, ed. iet

 

 

Giulia Caminito, Il male che NON c’è, Bompiani

 

Nuovo anno, nuovi libri

Gennaio si apre con un libro che ha vinto il Premio Viareggio Rèpaci 2024 e il Premio Elsa Morante 2024, nella sezione Narrativa.

Cuore nero, Silvia Avallone, Rizzoli editore

Con l’amore che solo i grandi autori sanno dedicare ai propri personaggi, Silvia Avallone ha scritto il suo romanzo più maturo, una storia di condanna e di salvezza che indaga le crepe più buie e profonde dell’anima per riempirle di compassione, di vita e di luce. Si raccontano le vicende di Emilia e Bruno, “privi di luce, come due stelle morte”: entrambi hanno conosciuto il Male, lui perché l’ha subito, lei perché l’ha compiuto. Sassaia, minuscolo borgo incastonato tra le montagne, sarà  il loro punto di fuga, l’unica soluzione per sottrarsi a un futuro in cui entrambi hanno smesso di credere.

 

La geografia del danno, Andrea De Carlo, La Nave di Teseo

Andrea De Carlo parte da una rivelazione sconvolgente per inoltrarsi in un’indagine che lo porta ai primi decenni del secolo scorso e poi ancora più indietro, alla fine dell’Ottocento. Poco alla volta, grazie a vecchie fotografie ritrovate, scritti, incontri e un ostinato lavoro di osservazione e deduzione, l’autore ricostruisce le vicende avventurose e drammatiche della sua famiglia. La geografia del dannoè una storia vera raccontata come un romanzo, che pagina dopo pagina rivela quanto chi ci ha preceduti determini in parte chi siamo oggi.


Grit e le sue figlie, Noëmi Lerch (traduzione Anna Allenbach), ed. Casagrande
Tra montagne e legami famigliari, il nuovo romanzo della scrittrice e contadina argoviese che vive in Valle di Blenio e racconta il mondo alpestre. Tre donne, i loro affetti e i loro conflitti, le complicità e le separazioni, sullo sfondo di un mondo rurale dove la quotidianità sconfina nella fiaba.
Attraverso la sua scrittura l’autrice mette in luce la forza della natura e la quiete della montagna, sottolineando nel medesimo tempo la durezza e la fatica del lavoro nell’alpe.